Quest’anno il progetto ha portato a una vera collezione di oggetti in vetro soffiato nella fornace di Salviati, dove la ceramica, ma anche il vetro possono avere texture diverse.
“Sono oggetti finiti, ma il progetto può ancora evolvere in tante direzioni. Ci interessa, più che altro, il processo: raccontiamo la strada italiana che mette insieme artigianato e nuove tecnologie”, prosegue Andrea Gianni.
L’obiettivo qui è anche capire quali potrebbero essere gli scenari futuri, cercare strade alternative a metodi di produzione che stanno cambiando: design autoprodotto, piccole serie, artigianato mescolato alle nuove tecnologie…
“È un tema che ci interessa molto, è possibile che ci sia seconda tornata di questi lavori oppure che si vada a esplorare qualche altro nuovo rapporto con gli artigiani”, aggiunge Patrizia Bolzan di Tecnificio e Subalterno1. “L’idea iniziale, per esempio, era lavorare sulla porcellana che ha bisogno di tre passaggi in forno di cottura. Purtroppo ha una fragilità che per adesso non siamo riusciti a gestire con il vetro di Murano”.
14–19 aprile 2015
Venice Future
Subalterno1
via Conterosso 22, Milano