Caffè della scienza

Giocando con le teorie di Keplero sulle basi geometriche dell’universo, Anna Wigandt progettato nella capitale moldava un bar per aspiranti ingegneri.

Anna Wigandt, Science library-café, Chişinău, Moldova

L’obiettivo di Science library-café – progettato da Anna Wigandt a Chişinău, capitale della Moldavia – era quello di creare un luogo con scopi educativi.

La maggior parte degli interni dei bar gioca sullo stato emotivo, creando un’atmosfera accogliente. Questo progetto, invece, non vuole attirare le persone in una zona di comfort, ma stimolare la conoscenza e attirare i giovani interessati alla scienza applicata.

L’idea è quella di coniugare spazio pubblico e di lavoro e stimolare i giovani all’auto-educazione, ospitando otto scaffali con libri, classificati per settore di attività: ingegneria civile e ambientale, costruzione navale, ingegneria meccanica, ingegneria dell’automazione, astronautica, ingegneria chimica, ingegneria nucleare, ingegneria biologica.

Durante le lezioni il tavolo modulare sarà organizzato in uno schema geometrico. L’idea è nata dal Mistero Cosmografico di Keplero, dove la base geometrica dell’universo è rappresentata da poligoni regolari inseriti in due cerchi, uno inscritto e uno circoscritto, secondo rapporti precisi. Ma in questo caso, il tavolo è solo una proiezione di quel modello.

Un elemento peculiare di questo spazio è il sistema di illuminazione appositamente sviluppato e chiamato Angewandte Chemie, che in tedesco significa “chimica applicata”. Assomiglia ai classici lampadari di cristallo, ma i cristalli sono sostituiti da semplici tubi chimici inseriti in un telaio rigido in metallo nero.