Movimento magnetico

Esaminando a fondo la rappresentazione delle forze dinamiche di attrazione e repulsione, Iris van Herpen fonde natura e tecnologia nella sua collezione di abiti Magnetic Motion.

Magnetic Motion
Per la sua collezione prêt-à-porter SS 15, presentata a Parigi il 30 settembre 2014, Iris van Herpen ha visitato al CERN il Large Hadron Collider, il cui campo magnetico superiore a quello della terra di 20.000 volte, ha fornito l’ispirazione per Magnetic Motion.
“Trovo la bellezza nella continua formazione del caos che incarna chiaramente il potere primordiale della natura” dice Van Herpen descrivendo l’essenza della collezione.
Magnetic Motion
Iris van Herpen, Magnetic Motion

Van Herpen è rimasta fedele al suo spirito di combinare moda e altre discipline grazie alla collaborazione con l’architetto canadese Philip Beesley e l’artista olandese Jolan van der Wiel.

Beesley è un pioniere in nel creare sculture ‘viventi’ reattive che combinano computazione avanzata, biologia sintetica, e ingegneria meccatronica.

Van der Wiel è un artista e artigiano il cui lavoro con la tensione magnetica ha dato vita a sculture e installazioni che ricordano la potenza dinamica delle eruzioni vulcaniche.

Entrambi si sforzano di cancellare i confini tra natura e tecnologia, così come accade nel lavoro di van Herpen.

Iris van Herpen, Magnetic Motion
Iris van Herpen, Magnetic Motion
La designer ha lavorato con tecniche come lo stampaggio a iniezione e il taglio laser su strutture architettoniche labirintiche e intricate per creare abiti, giacche, pantaloni, gonne e camicette dalle forme dinamiche e superfici che ricordano il movimento del corpo. La natura tridimensionale e la stratificazione dei capi danno loro volume.

Sottolineando i giochi di luci e ombre, la tavolozza cromatica minimalista fatta di nero, bianco, blu notte e nudo le ha permesso di concentrarsi sulla struttura dei capi. Micro-ragnatele di pizzo velano e rivelano il bagliore luminescente di forme cristalline, mentre le piume di triacetato punteggiano i drappeggi e volumi più morbidi.

Un abito trasparente, stampato in 3D e simile al cristallo è stato creato in collaborazione con Niccolò Casas. La struttura controllata dei vestiti è compensata da quella caotica degli accessori, scarpe, cinture, collane e pochette, sagomate utilizzando i campi magnetici, in modo da creare una collazione in cui nessun pezzo è uguale all’altro.

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