Gillot+Givry: pavillon d’été

Elogio dell’effimero, il padiglione estivo realizzato da Gillot+Givry nella campagna francese è architettura per un’epoca di crisi, autocostruito con i materiali e i mezzi più semplici.

Gillot-Givry, Un pavillion d'ete
A seguito di ricerche sulla microarchitettura ispirate alla tipologia della sala per la cerimonia del tè giapponese, questo esperimento si basa sul modello della fabrique de jardin, follia architettonica che incarnava la vocazione poetica e filosofica dell'ambiente costruito all'epoca dell'Illuminismo.
Questa intervento alla piccola scala rivendica una certa densità qualitativa e una reale efficienza dei sistemi applicati.
Gillot – Givry, Un pavillion d'été, Saint Baudille et Pipet, France
Gillot+Givry, Un pavillion d'été, Saint Baudille et Pipet, Francia

Nell'era dello sviluppo sostenibile, è necessario affrontare la questione della funzione e prevedere una critica alla diffusione della sovra–attività. Anche se lo scopo principale dello spazio architettonico è quello di dare rappresentazione fisica delle attività umane, che spesso sono riassumibili con le esigenze primarie, di produzione e di intrattenimento, il padiglione estivo è un invito al sogno, al riposo e all'ozio.

Come possibili soluzioni a problemi ambientali, economici ed energetici, propone le funzioni di “sedersi” e “pensare”, come suo programma principale. Tracciando un parallelo con lo Slow Food in contrasto al Junk Food, il progetto intende offrire uno Slow Space come concetto potenzialmente opposto a quello di Junk Space.

Gillot – Givry, Un pavillion d'été, Saint Baudille et Pipet, France
Gillot+Givry, Un pavillion d'été, Saint Baudille et Pipet, Francia
Grazie al suo aspetto effimero e immateriale, la costruzione diventa espressione della transitorietà delle idee, della leggerezza della mente, assumendo una dimensione quasi irreale. Il padiglione appare come un miraggio, uno spazio fugace e astratto che esplora il potenziale temporale dell'architettura nelle sue dimensioni materiali e virtuali. Pur essendo inevitabilmente destinato a scomparire dopo un certo periodo, l'idea immateriale dietro il progetto gli conferisce un aspetto perenne.


Un pavillon d’été, Saint Baudille et Pipet, Francia
Programma: padiglione estivo
Architetti: Gillot+Givry
Completamento: agosto 2013

 

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