La terra sottratta ai giardini londinesi è probabilmente portatrice di qualche tipo di forma di vita – sementi, radici o larve che, forse, si evolveranno. O forse no. A un pubblico sempre più in attesa di eventi con cui poter interagire, le vasche dell’Empty Lot di Cruzvillegas possono al massimo offrire la speranza di un evento che è molto probabile non accadrà mai. Non, almeno, durante il breve lasso di tempo in cui l’opera rimarrà installata sulla riva sud del Tamigi.
Al silenzio della grande sala si sovrappone il silenzio dello spazio non-evento. È questa un’affermazione di sottomissione allo spazio sacro voluto da Herzog & de Meuron – il chiostro del monastero-Tate? La risposta è meno immediata di ciò che potrebbe apparire e il doppio gioco di Empty Lot inizia a farsi più chiaro quando si osserva l’altra faccia di Giano. La scelta di ancorarsi al corpo scale al centro della sala scinde un sopra da un sotto. Sopra, un paesaggio arido, da osservare come da un belvedere, mai raggiungibile. Una riaffermazione del sublime della grande sala, la possibilità della cattura dell’infinito che si consuma solo negli occhi. Sotto, l’annichilimento del sublime, l’affermazione di uno spazio senza qualità – non uno spazio da esplorare, come invece affermato nella brochure ufficiale e quasi a indicare l’impossibilità di concepire, in quel luogo, la passività dello spettatore.
“White can be erasure. It can be addition.” Nelle parole di Edmund de Waal, commento di una sua esposizione attualmente allestita alla Royal Academy of Arts, è riassunto un desiderio di reclamare la capacità espressiva del silenzio.
White è la magistrale ostentazione di un’ossessione personale. Il lavoro di de Waal è la rivendicazione della non banalità del fatto bianco, presentato come condizione necessaria al modo in cui l’uomo si relaziona fisicamente e psichicamente alla realtà.
fino al 3 aprile 2016
Hyundai Commission 2015
Abraham Cruzvillegas: Empty Lot
Tate Modern, Turbine Hall, Londra
fino al 3 gennaio 2016
White, a project by Edmund de Waal
Royal Academy of Arts, Londra