Situata all'interno di un ripido bosco di cipressi ai margini di Città del Guatemala, Casa Corallo è stata progettata dallo studio Paz arquitectura considerando l'inserimento degli alberi presenti sul sito una prerogativa fondamentale non solo per l'estetica, ma per la vita stessa dei residenti. Gli spazi della casa sono stati articolati in modo da avere ognuno un rapporto diretto con gli "abitanti vegetali". Così, un tronco spesso accoglie i visitatori, mentre altri attendono i residenti nella sala principale o li accompagnano verso le aree più intime della casa.
La struttura è composta da tre livelli che assecondano la pendenza del sito e si manifestano in facciata come una combinazione di due volumi cubici rettangolari che sembrano galleggiare al di sopra della foresta. Il primo contiene il corpo scala, la cucina e gli ambienti di servizio, mentre il secondo sviluppa in verticale gli spazi pubblici e quelli privati. In questi volumi, un sistema di isolamento semplice ma efficace permette ai cipressi di spingersi al di fuori dello spazio senza compromettere la temperatura dell'ambiente. La facciata occidentale presenta una struttura di cemento continua e si relaziona all'esterno attraverso ampie superfici vetrate. Una serie di terrazze sono distribuite a vari livelli per rafforzare ulteriormente il rapporto con l'esterno ed amplificare la dimensione delle aree comuni di svago. "All'interno del bosco la casa è inserita come un'eccezione", spiegano gli architetti, "ma non ostacola né interrompe la sua continuità".
Paz Arquitectura: Casa Corallo
Località: Santa Rosalía, Città del Guatemala
Architetti: Alejandro Paz – Paz Arquitectura
Collaboratori: Axel Mendoza, Gabriel Rodriguez, Alex Titus, Mario Roberto Paz, Claudia Pezarozzi, Wolfgang Schoenbeck
Paesaggisti: Pokorny y Valencia, Arquitectura de Paisaje
Costruzione: Conarq / Paz Arquitectura
Struttura: Consultores Estructurales
Area del sito: 1,876.18 m2
Area costruita: 747.50 mts2
Bagni: Duravit – Hansgrohe
Arredo: Dido, Luminaire
Completamento: 2011
Fotografia: Andres Asturias