Al Centre Pompidou apre la prima personale di Ronan Bouroullec, “Résonance”
Aperta fino al 23 settembre 2024, la mostra espone in anteprima alcuni prodotti esclusivi sviluppati dall’artista per Mutina.
Aperta fino al 23 settembre 2024, la mostra espone in anteprima alcuni prodotti esclusivi sviluppati dall’artista per Mutina.
Indumento sportivo diventato icona e amato da artisti e musicisti, da David Hockney a Mick Jagger e Kanye West, ecco come si trasforma pur restando un classico.
Nel 1986 veniva dedicata a Bruno Munari, padre italiano del “buon design”, una grande mostra a Milano, e in quell’occasione, sulle nostre pagine, il figlio Alberto, psicologo, lo “interrogava” su infanzia, arte, creatività, vita.
Da oggi puoi farlo attraverso la nuova funzione di Domus dove caricare i tuoi progetti di architettura, design, interior, grafica, illustrazione, fotografia e arte.
Vicino a Shanghai Foster + Partners firma il progetto per lo Xicen Science and Technology Centre, uno sviluppo urbano a uso misto sulla costa cinese.
Procedere per fasi e coinvolgere gli abitanti del posto: il metodo consolidato di Asa Studio è al servizio dell’innovazione didattica.
Higashi-Shirahige incarna l’approccio unico del Giappone alla prevenzione dei disastri. Costruito negli anni ’80, è una barriera antincendio abitabile che simboleggia la preparazione estrema.
“Bruno Munari. Tutto.”, con 250 opere del maestro – tra oggetti di design, grafica e studi di pedagogia – ci immergerà nel suo universo fantasioso.
L’evoluzione visuale dei mondi-recinto del pluripremiato regista greco, dagli esordi asettici e mediterranei di Dogtooth al surrealismo liberty di Povere Creature!, passando attraverso un sapiente uso di architettura, arte e design.
Ecco come Zha usa la digitalizzazione per estendere e aggiornare le conoscenze architettoniche tradizionali favorendo una progettazione circolare e sostenibile di edifici e città.
314 Architecture Studio si aggiunge al blasonato gruppo di studi che rimodelleranno la costa della capitale greca con un ambizioso progetto di rigenerazione urbana.
Il 15 marzo del 44 a.C. muore Giulio Cesare: il racconto del suo assassinio è stato rivisitato nella storia dell’arte nel periodo neoclassico, nelle opere di Vincenzo Camuccini e Jean-León Gérôme.
Il progetto “L’Aquila città multiverso” tocca temi sociali fondamentali, proponendo come strumento fondamentale la cultura declinata in tutte le sue forme.
Tra innovazione, sperimentazione ed empatia, i nuovi progettisti hanno in comune un’idea del design come processo, non più solo come prodotto.
Il grande car designer è scomparso. Lo ricordiamo con l'intervista in cui raccontava a Domus alcuni dei modelli più celebri che ha disegnato, a partire dalla Lamborghini Countach.
Dal 1983 Domus seguiva la storia di una torre che, tra storicismi, monumentalismi e commistione di stili, da Louisville, Kentucky esprimeva tutti i capisaldi dell’architettura postmoderna americana e internazionale.
Poco distante dalla Fondation Beyeler di Renzo Piano, lo studio Wallimann Reichen ha valorizzato gli spazi di un appartamento ridefinendone distribuzione, aperture e bilanciamento delle tonalità.
Forse non tutti sanno che la suite al 25esimo piano della torre accoglie una galleria d’arte “domestica”, con una vista mozzafiato sulla città.
La maison, la cui identità è legata indissolubilmente a quella della capitale, ha contribuito ai costi del restauro. Intanto,.il monumento resterà visibile grazie a un cantiere aperto.
Le torri ambiscono a reinventare l’idea del grattacielo classico, rispondendo al tema della sostenibilità e adattandosi al clima del Qatar.
Plan Común prende posizione per difendere il diritto alla qualità abitativa e allo spazio pubblico dalla mercificazione immobiliare (e valoriale) della città contemporanea.
Tra pilastri megalitici, geometrie astratte e superfici d’acqua, lo spazio metafisico scavato nella pietra di Vicenza estende la storia del Laboratorio Morseletto che lo ha generato.
Il designer francese ha progettato gli arredi sacri cercando di conservare e valorizzare quell’impressione di coerenza e di straordinaria continuità fra l’architettura e il suo sito.
Tra molti film di altissimo livello, Oppenheimer e Povere creature! si sono aggiudicati rispettivamente ben 7 e 4 statuette.
La restauratrice Anna Laganà guida Domus alla scoperta di una pratica necessaria ma poco conosciuta: il restauro dell’arte contemporanea, portando come esempio la giraffa in plastica rosa trasparente del 1973.
Oggi gli Oscar premiano storie di case – tra Povere Creature! e La zona di interesse – e già ottant’anni fa, in un’Italia che si riapriva al mondo, un futuro maestro del cinema italiano raccontava a Domus che “la casa nel cinema sta a i personaggi come quella nella vita sta all’uomo”.
La “città nuova” costruita dal nulla nel New Mexico e vista nel film Oppenheimer getta le basi di una politica economica e industriale che, tra poche luci e molte ombre, ha cambiato la storia e trasformato la geografia fisica e umana dei territori di frontiera americana.
Nella città bavarese è in atto dal 2004 una moratoria sugli edifici che superano i 100 metri di altezza. Ma un nuovo progetto potrebbe mettere in discussione questo paradigma.
Il capolavoro del grande architetto veneziano, costruito per il fondatore di Brionvega, è una delle location chiave del nuovo film di Villeneuve.
Il nuovo film di Jonathan Glazer è ambientato nella dimora altoborghese di Höss, il direttore di Auschwitz, separata solo da un muro dal campo di concentramento. E trova un modo nuovo per parlare dell’Olocausto.
Serenissimo, disegnato con la collaborazione dell’americano David Law, è anche un omaggio all’artigianato di Venezia e all’antica tecnica dell’encausto.
Suggestioni organiche e contrasti chiaroscurali di un edificio enfatizzano il rapporto con il paesaggio e la dicotomia tra luce e oscurità.